Sotto un cielo plumbeo, tra i presagi
apocalittici di una Napoli all'apice del suo degrado, Sergio, un
tassista, riceve una notizia che lo sconvolge. Niente potrà più essere
come prima. Ora Sergio si guarda allo specchio e quello che vede È un
uomo di quarant'anni, che ha voltato le spalle alla musica e si È perso
nel limbo della sua città. Il taxi diviene il microcosmo in cui si
rinchiude per fuggire al suo mondo, ma dentro cui il mondo entra ed esce
attraverso i suoi passeggeri. Mentre fuori imperversa la tempesta,
l'auto comincia cosÌ ad affollarsi di ricordi, di speranze, di
rimpianti, di nuove occasioni. Ora sa chi sono i passeggeri: sono anime,
fantasmi, memorie, strade. Oppure sono messaggeri di un sole che nasce
altrove e portano con sÈ la rivelazione di ciò che è oltre il confine
del proprio parabrezza. Prima o poi la pioggia smetterà di cadere ed il
cielo si aprirà. E da lì verrà la fine. O tornerà la musica
Vi segnalo questo bel film "Lunchbox" che è appena arrivato nelle sale italiane, un film indiano di Ritesh Batra, che vede come protagonista Irrfan Khan, già incontrato in "Vita di Pi" e nel film "il Millionaire". http://www.play4movie.com/it/News/-Lunchbox-arriva-nelle-sale-Italiane-1938 : Lunchbox, opera prima del regista indiano Ritesh Batra,
è il film che ha sedotto l'ultimo Festival di Cannes, dove ha vinto il
Premio del Pubblico alla Semaine de la Critique, arriva nelle sale
italiane dal 28 novembre.
Interpretato da Irrfan Khan, Nimrat Kaur, Nawazuddin Siddiqui, il film racconta una delicata storia d'amore epistolare nella Mumbai dei nostri giorni.
Ila
è una casalinga appassionata di cucina che spera, con le sue ricette
saporite e speziate, di ridare un po' di vitalità al suo matrimonio.
Saajan è un modesto impiegato a pochi mesi dalla pensione, che si vede
recapitare sulla sua scrivania, inaspettatamente, tutte le mattine, il
lunchbox che Ila amorevolmente prepara per il marito. Ila non sa che il
suo lunchbox è finito sulla scrivania sbagliata: insospettita dalla
mancanza di reazione del marito ai suoi manicaretti, infila nel
porta-pranzo un biglietto, nella speranza di risolvere il mistero. Sarà
l'inizio di un lungo scambio di messaggi tra Ila e Saajan che
lentamente si trasformerà in un'affettuosa amicizia. Pian piano le loro
lettere diventeranno brevi confessioni sulle loro solitudini, sulle
loro paure, sui ricordi e sulle loro piccole gioie. Scriversi diventerà
un modo per sentirsi vicini in una metropoli come Mumbai che spesso
distrugge speranze e sogni. Pur rimanendo estranei, Ila e Saajan
intrecciano una relazione virtuale che potrebbe compromettere le loro
vite reali.
"In
India esiste una curiosa eppure assolutamente radicata tradizione,
trasformatasi con il tempo in un vero e proprio business. Si tratta del
quotidiano intreccio dei “dabba”, che in lingua marathi significa gavetta – in inglese Lunchbox appunto – e dei dabbawallahs, ovvero
dei trasportatori di “dabbas”. Ogni giorno quasi 200.000 pasti caldi,
ciascuno contenuto nel rispettivo pacchetto e ciascuno preparato in casa
nelle abitazioni delle periferie residenziali, sono consegnate negli
uffici del centro città da parte di circa 5000 trasportatori che, una
volta consumati i cibi, restituiscono le dabbas vuote alle casalinghe. Un vero e proprio meccanismo di ristorazione aziendale unico al mondo".
Un esperimento anche per gli indiani
"Un film singolare e coraggioso, anche perché, come lo stesso autore
Ritesh Batra sottolinea, si colloca in modo piuttosto diverso tra i consueti canoni del cinema indiano, legato specialmente a pellicole di genere e in particolare ai popolari musical di Bollywood
(parola nata dall’acronimo di Bombay+Hollywood) cui il pubblico accorre
in massa. Un film, quindi, il cui target è internazionale, fuori dai
confini indiani e, proprio per questo, capace di parlare a tutte le
latitudini. E in più con l’interessante caratteristica di far conosce
una cultura così diversa dalla nostra dentro dalla quale si scopre che il cuore dell’uomo è, invece, così intimamente uguale. Per questo vale la pena di vederlo".