giovedì 5 dicembre 2013

E' arrivato nelle sale italiane Lunchbox, opera prima del regista indiano Ritesh Batra


Vi segnalo questo bel film "Lunchbox" che è appena arrivato nelle sale italiane, un film indiano di Ritesh Batra, che vede come protagonista Irrfan Khan, già incontrato in "Vita di Pi" e nel film "il Millionaire".
http://www.play4movie.com/it/News/-Lunchbox-arriva-nelle-sale-Italiane-1938 :
Lunchbox, opera prima del regista indiano Ritesh Batra, è il film che ha sedotto l'ultimo Festival di Cannes, dove ha vinto il Premio del Pubblico alla Semaine de la Critique, arriva nelle sale italiane dal 28 novembre.

Interpretato da Irrfan Khan, Nimrat Kaur, Nawazuddin Siddiqui, il film racconta una delicata storia d'amore epistolare nella Mumbai dei nostri giorni.

Ila è una casalinga appassionata di cucina che spera, con le sue ricette saporite e speziate, di ridare un po' di vitalità al suo matrimonio. Saajan è un modesto impiegato a pochi mesi dalla pensione, che si vede recapitare sulla sua scrivania, inaspettatamente, tutte le mattine, il lunchbox che Ila amorevolmente prepara per il marito. Ila non sa che il suo lunchbox è finito sulla scrivania sbagliata: insospettita dalla mancanza di reazione del marito ai suoi manicaretti, infila nel porta-pranzo un biglietto, nella speranza di risolvere il mistero. Sarà l'inizio di un lungo scambio di messaggi tra Ila e Saajan che lentamente si trasformerà in un'affettuosa amicizia. Pian piano le loro lettere diventeranno brevi confessioni sulle loro solitudini, sulle loro paure, sui ricordi e sulle loro piccole gioie. Scriversi diventerà un modo per sentirsi vicini in una metropoli come Mumbai che spesso distrugge speranze e sogni. Pur rimanendo estranei, Ila e Saajan intrecciano una relazione virtuale che potrebbe compromettere le loro vite reali.
LUNCHBOXStefania Primavera © Play4movie
http://www.unadonna.it/lifestyle/lunchbox-il-trailer-dal-successo-di-cannes-alle-sale-italiane/63126/#!63129 :
 di Anna Invernizzi 22 novembre 2013
"Un film che suscita curiosità per diversi motivi: proviene da un circuito produttivo non certo al centro dell’attenzione come l’India, è un’opera prima di un giovane regista indiano, Ritesh Batra, e ha vinto nel corso della popolare rassegna francese dedicata al grande schermo il Premio speciale del Pubblico, che lo ha accolto con grande simpatia e ottimi riscontri. Un film diverso, che mette sì al centro un legame sentimentale, ma letto in maniera assolutamente nuova, attraverso un interessantissimo viaggio nella cultura e nella quotidianità dell’India e di una megalopoli come Bombai. Un film capace tuttavia di trasmettere sentimenti e stati d’animo universali e patrimonio di tutti, come il desiderio di felicità, la necessità del condividere, la sensazione del proprio limite e di quello degli altri e, perché no, la speranza di cambiare. Per questo Lunchbox ha colpito il pubblico di Cannes e promette di farlo anche con quello che si recherà nelle sale italiane."

L’incredibile tradizione della dabba


"In India esiste una curiosa eppure assolutamente radicata tradizione, trasformatasi con il tempo in un vero e proprio business. Si tratta del quotidiano intreccio dei “dabba”, che in lingua marathi significa gavetta – in inglese Lunchbox appunto – e dei dabbawallahs, ovvero dei trasportatori di “dabbas”. Ogni giorno quasi 200.000 pasti caldi, ciascuno contenuto nel rispettivo pacchetto e ciascuno preparato in casa nelle abitazioni delle periferie residenziali, sono consegnate negli uffici del centro città da parte di circa 5000 trasportatori che, una volta consumati i cibi, restituiscono le dabbas vuote alle casalinghe. Un vero e proprio meccanismo di ristorazione aziendale unico al mondo".

Un esperimento anche per gli indiani

"Un film singolare e coraggioso, anche perché, come lo stesso autore Ritesh Batra sottolinea, si colloca in modo piuttosto diverso tra i consueti canoni del cinema indiano, legato specialmente a pellicole di genere e in particolare ai popolari musical di Bollywood (parola nata dall’acronimo di Bombay+Hollywood) cui il pubblico accorre in massa. Un film, quindi, il cui target è internazionale, fuori dai confini indiani e, proprio per questo, capace di parlare a tutte le latitudini. E in più con l’interessante caratteristica di far conosce una cultura così diversa dalla nostra dentro dalla quale si scopre che il cuore dell’uomo è, invece, così intimamente uguale. Per questo vale la pena di vederlo".

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